mercoledì 15 giugno 2011

Perchè partire?

Bella domanda!
Il mio modo di affermare la mia indipendenza e di assumermi responsabilità è sempre stato quello di prendere delle decisioni.
Diciamo pure che prendere decisioni è il modo a cui tutti dovrebbero ricorrere per sentirsi liberi e per assumersi responsabilità.
Faccio un esempio abbastanza familiare: quante volte al giorno, mediamente, i vostri colleghi (o forse anche voi stessi.....?) bestemmiano, brontolano e si lamentano perche:
1) Hanno uno stipendio di merda;
2) Che culo quelli che escono alle 16 dall'ufficio;
3) Oh, che bello sarebbe lavorare in quell'azienda, invece io lavoro in quest'azienda di.....

4)...Etc...etc..

Bene, domande:
1) Chi ha firmato quel foglio di carta dove c'è scritto il tuo stipendio?
2) Chi ti ha detto di fare il marketing manager e lavorare fino alle 21?
3) Chi ti ha incatenato alla sedia di quell'azienda?
4) Etc..etc..

1000 lamentele non fanno 1 soluzione. 1 decisione a volte risolve 1000 problemi - per inciso, io detesto i manager indecisi, ma questo non diteglielo -.
Quando non sei contento di qualcosa hai due opportunità:
1) Continui a fare quello che stavi facendo, ma guidi la tua mente verso gli aspetti positivi associati alla tua attività, invece di torturare te stesso e gli altri con i tuoi piagnistei;
2) Cambi quello che stai facendo. Sottolineo 'Cambi', perchè quello che stai facendo non si cambia da solo. Lo cambi tu, con le tue scelte.

La soluzione 3, lamentarsi, non è accettabile.

Questa lunga divagazione è una rampa di lancio per spiegare il motivo principale alla base della mia scelta.
Sono partito perchè ho sorpreso me stesso per piu di 10 giorni di fila intento a desiderare di essere da qualche altra parte piuttosto che dentro 4 mura, in un rumoroso open space (chi ha inventato gli open space dovrebbe essere analizzato in laboratorio, ma questo sarà un altro tema), ipnotizzato da uno schermo 14 pollici, impegnato a giustificarmi come un ladro perchè 'stasera esco alle 20 dall'ufficio'.
Non fraintendetemi. Non sono scappato via dal mio lavoro o dal mio Paese. Io amo l'Italia e sono appassionato di Marketing.
C'è una differenza tra scappare via da qualcosa piuttosto che inseguire qualcosa.
Io ho scelto la seconda via.
Mi sono detto che ci sono miliardi di differenti cose che è possibile fare nel mondo. Miliardi di possibili esperienze, e la vita è troppo breve anche solo per pensare di viverne un infinitesima parte.
Non vi piacerebbe vivere 6 mesi in Australia, per esempio? O non vi sarebbe piaciuto diventare un grande attore? E come sarebbe fare il giro del mondo in barca a vela?
Insomma quanti sogni, perche continuare ad annegare nella frustrazione di non vederne realizzato almeno 1?
Siamo immersi in un sistema universalmente accettato che prevede lo schema: 'Lavoro per 40 anni consecutivi e poi mi godo la pensione'.
Niente di sbagliato.
Ma cosa c'è di sbagliato nel pensare invece: ''Lavoro 10 anni e mi godo 1 anno di pensione'', per esempio?
Ho DECISO che questo era il mio momento. Era il momento di assumere una decisione rischiosa, quasi clamorosa, ma che mi avrebbe portato a vivere un esperienza di cui sarò orgoglioso e che mi renderà ancora più libero, sicuro, consapevole e attore del mio percorso.
Un giorno ho pensato: è piu quello che perdo nel proibirmi di provare la mia vita alle Hawaii, o è più quello che guadagno nel mantenere costanza e coerenza nel mio percorso professionale?
Domanda con risposta ovvia.
E con una buona notizia: mi sono reso conto che mentre non perdo nulla perche sono qui, da un altra parte credo che i nostri amici HR apprezzeranno anche un tipo cosi flessibile e coraggioso.
D'altronde loro cercano la diversity nelle risorse umane, no......c'è qualcun altro che si è trasferito alle Hawaii?  ..... ;-)

OK, sono le 19,33 ora locale. Time to go.
Nel prossimo post parlerò di come aiutarsi a superare le preoccupazioni e a darsi motivazioni.

2 commenti:

  1. Sono sicuro che questa tua scelta ti porterà fortuna, rompere gli schemi è quello che serve! La maggior parte delle vite sono come prigioni e le nostre titubanze, dubbi ed esitazioni ci logorano! Se ricominci a giocare a tennis, fammi un fischio, che ti vengo a dare una lezione! ciao francesco

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  2. Ciao Francesco, non direi che le nostre vite sono prigioni, ma sono d'accordo che dobbiamo prenderle in mano guidandole nella direzione desiderata, invece di lasciarsi guidare dagli eventi e lamentarci.
    ...vedo che mi conosci, ma io conosco molti Francesco....who are u?

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