martedì 29 novembre 2011

Turkey Day

Ok, thanksgiving day era 5 giorni fa, ma non è mai troppo tardi per un post! 

Il Giorno del ringraziamento è una festa di origine cristiana osservata negli negli States in segno di gratitudine per la fine della stagione del raccolto. Maggiori info a questo link:

http://it.wikipedia.org/wiki/Giorno_del_ringraziamento

Ma la cosa più interessante, a meno che non si è vegeteriani, è il cibo. Questa festa è detta anche ''Turkey Day'', ossia giorno del Tacchino, ed è agevole immaginare con cosa si è soliti pasteggiare....

Dunque, io non sono stato da meno, ma fosse dipeso da me avrei digiunato.... invece grazie a Erinn, ecco di seguito una diapositiva del lauto pasto.....e poichè non voglio essere troppo cattivo con chi il tacchinello non l'ha potuto assaporare, non mi dilungo sulle altre prelibatezze che hanno accompagnato il nostro pollo....pardon, tacchino!
Innaffiate naturalmente da uno straordinario rosso.



Thanks Joe, Mary, Erinn
Bon Appetit!

lunedì 21 novembre 2011

Cucinando....

Mi sento molto chef in questi giorni e poichè da quando mi sono trasferito alle Hawaii mi sono convertito alla buona cucina abbandonando le insalate pre-lavate.....e poichè il tempo non mi manca....
....ecco un paio di prelibatezze che ho preparato e condiviso con la mia Lei!

1) Tonno al forno alle erbe, pomodorini e olive, riso + contorno di broccoli e mista



2) Tonno al forno con patate, spennellato con salsa alle erbe, fagioli di Spagna + contorno di asparagi e mista



domenica 13 novembre 2011

Intervista doppia

Mi sono divertito a rilasciare una intervista doppia a un mio collega di Marketing, Brando, che cura un ottimo blog. Ci sono io a Milano......e ci sono io alle Hawaii.!
La trovo molto ironica ed  'enjoyable', date un occhiata qui:

http://brandomanago.blogspot.com/2011/11/il-brand-manager-hawaiano-e-lintervista.html

Buona lettura

lunedì 7 novembre 2011

Fiducia (non quella del governo)

Vi racconto un piccolo episodio che non sorprende più di tanto qui a Maui, ma che per chi, come me, è abituato a come funzionano le cose nelle grandi città o comunque nel 95% dei casi sul nostro pianeta, ha dell'incredibile.
La mia famiglia ha programmato un viaggio alle Hawaii a Natale e io sto dando una mano per l'organizzazione del viaggio, alloggio, aereo...etc.. (una mano senza portafoglio).
Surfando qua e là in internet  ho individuato una bella sistemazione, ocean front, per 3 persone in un condo a pochi minuti da dove vivo.
Chiamo gli uffici addetti e mi risponde una gentile signora alla quale chiedo se fosse possibile dare un'occhiata all'apparamento prima di finalizzare la prenotazione.
Lei mi dice, ''si certo, vieni presso gli uffici e ti diamo le chiavi''.
Ora, voi cosa avreste pensato? OK, arrivo, mi accolgono, magari mi fanno compilare un modulo, lasciare la carta d'identità e mi accompagnano a visionare l'appartamento.
Premetto che non mi avevano mai visto prima e non avevano alcuna referenza.
Bè, entro negli uffici, la tipa mi saluta, mi porge le chiavi, mi da le direzioni per raggiungere il posto e ....here you go!  Nessun modulo, nessuno che mia accompagni, nessun documento o carta di credito in cauzione.
Ora io sono bravo e buono, ma mettiamo che non lo fossi stato, avrei potuto:
1) Distruggere l'appartamento
2) Rubare tutto
3) Duplicare le chiavi e dormirci quando è vuoto
4)  etc..etc..

e poi scomparire....
Certo, scomparire a Maui è complicato, ma non è impossibile...
Naturalmente, io ho visto l'appartamento, era bellissimo, sono tornato indietro e ho fatto la prenotazione.

Ma la cosa che incanta è che qui spesso è proprio escluso il concetto di criminalità o vandalismo. Le persone si fidano. Se tu ti fidi di me, io faccio di tutto per ripagare e meritare la tua fiducia.
E' stato tutto molto più semplice, l'impiegata non ha perso tempo con me e io ho potuto guardare l'appartamento in tranquillità.
La fiducia è data per scontata, le buone intenzioni sono la norma, non vanno provate.
E' un peccato che invece nella stragrande maggioranza dei casi, la fiducia va guadagnata sul campo, invece che assunta come punto di partenza.
Ma tant'è.
W le Hawaii.
Aloha

venerdì 4 novembre 2011

Squali alle Hawaii

Le Hawaii, si sa, sono nel mezzo dell'Oceano Pacifico. Sono acque tutt'altro che tranquille, poco protette, non come quelle piatte e trasparenti delle Maldive o della Polinesia Francese. No, qui l'Oceano fa sul serio e onde gigantesche si infrangono fin sulla riva, specialmente d'inverno.
Ci sono naturalmente anche insenature tranquille adatte alla balneazione e accessibile a famiglie con bambine, ma le Hawaii sono soprattutto riconosciute per il mito degli sport acquatici, in testa a tutti il Surf, seguito da Windsurf, Kite Surf, Stand up Paddle, per continuare con il Body Surf..etc..etc..etc..di certo non si scia da queste parti.
E chi si immerge nelle acque hawaiiane deve anche essere consapevole che sarà in ''buona'' compagnia. Diversi esemplari di squali circolano da queste parti, alcuni neanche troppo docili, come i i tiger sharks o i grey sharks. Mentre di white sharks non se ne vedono, per fortuna.
Molti di questi docili animaletti si avvicinano anche alla riva, attratti soprattutto dai detriti che dalla sabbia vengono trascinati a mare nelle giornate piovose. E attratti anche dai surfisti, che nella loro classica posa da 'ricerca di onda', assomigliano tanto ai leoni marini che sono cibo prediletto dei nostri amici pescecani.
L'aspetto più interessante della vicenda è che la maggior parte dei vacanzieri o dei residenti hawaiiani poco si cura della possibile presenza. Io stesso quando mi spingo molto a largo con il mio windsurf, sono cosi preso e concentrato che non mi preoccupo tanto quando casco in acqua e annaspo nel tentativo di recuperare la vela, nonostante quanto più lontani si è dalla riva, tanti più e più grandi sono gli squali.
Ma tant'è, ci si fa l'abitudine. Se fossi stato in Puglia e qualcuno mi avesse detto che un paio di allegri squali tigre bazzicavano nell'adriatico, non mi sarei immerso nemmeno per recuperare 1 milione di euro, mentre qui mi immergo gratis....
Questo è un segnale comune da queste parti, non è molto rassicurante ma è sempre meglio di niente...


L'ultimo attacco mortale alle Hawaii risale al 2004 e quello precedente ancora al 1992.

http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/esteri/squalo/squalo/squalo.html

Un dato che comunque rappresenta una evidenza del fatto che, per quanto siamo suggestionati dalla loro pericolosità, in realtà gli squali per gli uomini sono molto meno pericolosi di quanto lo siano gli uomini per gli squali.

Di seguito una statistica che mette in relazione gli attacchi di squali con le attività in acqua svolte dall'uomo; è evidente la correlazione tra il surf e gli attacchi stessi.



Su questo link infine potete dare un occhiata alle specie più comuni di squali che frequentano le acque dell'arcipelago, offshore and inshore.

http://www.hawaiisharks.com/specieslist.html

martedì 1 novembre 2011

Halloween

Negli USA ho riscoperto una festa in Italia spesso dimenticata: Halloween!
A parte i party in maschera che vengono abitudinalmente organizzati (da cui io mi sono tenuto alla larga, non essendo un grande amante nè dei party nè tantomeno di quelli dove devo travestirmi...!), la cosa più divertente è la tradizione di fare il Pumpkin Carving, ovvero l'intagliamento delle zucche.
La prima cosa è procurarsi una zucca, dopo di che ci si può sbizzarrire nello scegliere il tipo di forma da dare alla zucca, funzione in realtà anche e soprattutto delle proprie abilità artistiche.

Cosi il primo step è stato cercare una zucca. Io e Erinn siamo andati in una fantastica Pumpkin Patch, che è un campo pieno di zucche cresciute localmente, a Maui, e dove ognuno sceglie la zucca che preferisce.
Ecco le nostre


e una panoramica del pumpkin patch



Dunque il 31 è il giorno del carving. Io scelgo di intagliare una semplice faccia con l'occhiolino, mentre Erinn, decisamente più creativa di me, si cimenta in un difficilissimo gufo.

Attrezzi pronti, piccolo briefing per un principiante come me, e si parte.
Il primo passo e scoperchiare la zucca, in modo da poterla sapientemente svuotare dall'interno.
Il secondo step è tracciare con una penna sulla zucca il disegno che si vuole creare
Infine, si intaglia!
Questa è la mia work in progress...


e questa è di Erinn.....un vero capolavoro!



L'effetto finale, al buio e con le candele accese all'interno, è magico



Da provare! Semplice e divertente.....basta una zucca e un pò di zucca!
Aloha