domenica 18 settembre 2011

In incognito in Italia

Incombenze amministrative presso il consolato americano mi hanno temporaneamente ricondotto in Italia per un paio di settimane, concedendomi in ogni caso l'opportunità di passare delle splendide giornate in compagnia della mia lei e della mia famiglia.
Sorry per il lungo silenzio sul blog, dunque, ma eccomi di nuovo qui, a condividere questa breve parentesi italiana.
Sorvolando sulla lettura del corriere della sera e delle scorribande sessuali dei nostri capi di stato, il che mi lascia riflettere che forse si è messi meglio negli USA declassati nel rating, piuttosto che in Italia declassati nella morale e nell'etica, la mia puntata italiana si è divisa tra Napoli e Milano (dove sono tuttora, anche se per poco).
Napoli è bella come le Hawaii, solo che sarebbe più bella se fosse disabitata, ma ci accontentiamo!


Da bravo padrone di casa e orgoglioso della propria terra, porto Erinn a vedere la costiera amalfitana, uno dei posti più belli del mondo. Ecco una foto di noi alla volta di Positano e Amalfi...!


E naturalmente non poteva mancare la pizza di scarola e la mozzarella di bufala a casa di mammà!!



Foto di gruppo e partenza alla volta di Milano!


Milano è lontanto anni luce dalle Hawaii. Non voglio dire che sia meglio o peggio, questo dipende da punti di vista e gusti personali. Forse tutti gli abitanti di Milano sognano le Hawaii, ma forse anche chi ha vissuto 30 anni alle Hawaii troverà Milano molto interessante.
Io che sono settato sullo stile hawaiano sto facendo un pò di fatica in questi giorni. Metto le scarpe chiuse e dopo un paio d'ore i miei piedi hanno un attacco di claustrofobia. Solo che non mi ricordo se è politicamente corretto girare in bermuda e infradito!
Mi guardo in giro e vedo gente clamorosamente sofisticata, con pettinature imbrobabili, maglie di marca con tagli impossibili, per non parlare del make up  delle elaboratissime ragazze che gironzolano nei dintorni del Duomo. Sembrano tutti usciti da una di quelle sfilate di moda Hugo Boss dove si presentano capi d'abbigliamento che credo lo stesso stilista si vergogni a presentare!
Me ne ero quasi dimenticato.
Io mi sento incredibilmente libero con le mie infradito (fa caldo, che me ne frega!), la prima maglietta che capita e i miei short! Ma chi glielo fa fare a tutta sta gente di perdere tempo e soldi per vestirsi in modo tale da poter poi camminare per le strade guardando a destra e a sinistra con l'obiettivo di incrociare lo sguardo di qualcuno che li guarda, non si sa se ammirati o schifati!
Mi faccio largo tra un oceano di gente (sognando un altro tipo di oceano che mi aspetta, quello Pacifico in tutti i sensi) e cerco rifugio da Mondadori. Ora in una libreria, per definizione, dovrebbe esserci silenzio, giusto??  Diteglielo per favore a quelli che hanno azionato le casse a tutto volume dietro il mio orecchio sintonizzati sulla tranquilla Radio DJ!

Ok, Ok....sto esagerando, vero? 
Il fatto è che vivere in modo più semplice, e condividere il proprio tempo con persone che vivono in modo molto più semplice, senza la necessità di dover apparire per forza e senza il bisogno di doversi tirare a lucido continuamente.....mi fa apparire cosi superfluo tutto il tempo che la gente spende nell'intento di apparire ''in''. Non discuto del fatto che è bello curarsi, dedicare attenzione a se stessi e divertirsi nel farlo....ma tutto può essere ridimensionato e ricondotto in una dimensione più umana e libera.

Non ho mai amato i locali di Milano tipo Just Cavalli, Armani....non che tutti quelli che frequentano questi locali siano persone non meritevoli di stima, intendiamoci. Tutto dipende dalle persone, non dai luoghi.

Ma io, onestamente.....preferisco il mio chioschetto in riva all'oceano, lascio ad altri il Just Cavalli!

Aloha!

1 commento:

  1. vero... anche io quando torno in italia resto sempre colpita dalla cura dedicata "all'apparire" :-/
    gia' prima non la capivo, ora a maggior ragione!

    aloha :-)

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