mercoledì 20 luglio 2011

I 10 errori manageriali - Parte II

Eccoci alla seconda sezione del post sui 10 errori manageriali.
Partiamo subito con l'errore n°.....

Errore N°6: Pensare short term
Personalmente sento quasi un dolore corporale quando vedo agire solo in un ottica di breve periodo, tali e tante sono le evidenze negative per le organizzazioni connesse a una strategia tanto suicida, che è evidentemente giustificata solo in un'ottica di chiusure trimestrali e dunque di ''Si salvi il culo chi può''....
Alla chiusura del mese o del trimestre, i più fortunati assistono a scene a metà tra le commedie di Fantozzi e le tragedie di shakespeare:
- Venditori costretti a rifilare ai clienti merce sufficiente per soddisfare il fabbisogno di 1 anno, salvo poi non vendere per i successivi 10 mesi;
- Improvvise attività promosse dal marketing utili per incrementare il fatturato del 200% (e dunque il valore delle azioni in borsa), poco importa se sono a profitto negativo (in banca mettiamo il fatturato, vero, mica i profitti.......).
- Innovazioni, il vero carburante per la crescita sostenibile delle aziende, lanciate sul mercato secondo un ottica di ''Prima è meglio'', invece di ''Bene è meglio'', salvo poi essere ritirate 4 mesi e 2 milioni di euro persi dopo.

Errore N°7: Stressare i Partner
Specialmente nel mondo del Marketing, travolgere i partner con deadline e obiettivi impossibili è uno sport nazionale, con l'effetto collaterale di alimentare anche pessime relazioni umane tra i coinvolti.
Agenzie di comunicazione, Fornitori di materie prime, Società di consulenza alle quali si chiede continuamente di produrre output qualitativi oggi per ieri.
Assenza di brief precisi, trascuratezza e negligenza nel trasmettere le informazioni, rendono il lavoro dei nostri partner impossibile.
Prendiamo una comunicazione pubblicitaria. E' un elemento strategico chiave nello sviluppo della marca, spesso impatta e incide sui risultati di lunghissimo tempo, e dunque che necessità c'è di lavorare in fretta e male e di pretendere che i nostri partner lavorino più in fretta e peggio di noi?
Lasciamoli lavorare e sarà tempo guadagnato per il futuro...



Errore N°8: Non delegare
La delega fa il Manager. Ci sono manager che vogliono controllare tutto, essere messi a conoscenza anche dei minimi dettagli, con il duplice risultato di:
- Non impegnare il proprio tempo nell'attività per la quale sono pagati, cioè gestire e sviluppare;
- Demotivare i collaboratori, non responsabilizzarli, e dunque distruggere il valore supremo delle organizzazioni, cioè le risorse umane.
Se io sono un manager, devo pensare alla strategia, alla visione. Non mi interessano dettagli, operatività, cavilli. Lasciamo che ognuno si occupi di ciò di cui si deve occupare, e coltiviamo la delega di responsabilità, impostando un processo di monitoraggio, ma non di controllo ossessivo.



Errore N°9: Lo scaricabarile
Lo Stabilimento: ''E' colpa dell'ufficio Acquisti, non si preoccupano di stressare i fornitori come dovrebbero e sono troppo rigidi'';
Il Marketing: ''Non mi fido del Trade Marketing, non capiscano niente lì, e se non me ne occupo io del Marketing le cose non saranno mai fatte bene'';
Il Sales: ''Non ho venduto a sufficienza? Certo, il Marketing vuole vendere sogni, ma noi possiamo vendere solo prodotti!!'';
La filiale locale: ''All'HeadQuarter sono con la testa tra le nuvole. Come pretendono che questo concetto di prodotto vada bene per l'Italia?''.

Se facessimo entrare per mezza giornata un perfetto estraneo negli uffici delle organizzazioni dove lavoriamo, penserebbe di essere nel mezzo di una faida interna o di una guerra civile.
Le persone nelle aziende sono troppo preoccupate di guardardsi le spalle per pensare di stringere alleanze costruttive con i propri partner interni.

Errore N° 10: Presentare è più importare di Gestire
Le aziende si fermano quando devono presentare i risultati a un Top Manager. Decine di persone lavorano per giorni per produrre cartame e power point per spiegare a un tipo come va il business. E questo succede dappertutto.
Moltiplicate il numero di visite di un top manager x il numero dei top manager in visita x il numero dei Paesi che visita x il numero di aziende che hanno top manager.....moltiplicate x il numero di persone coinvolte dalla visita. Il risultato è il tempo perso dalle vostre persone a fare dei resoconti, anzichè a gestire il business o a innovare. Se moltiplicate il loro stipendio orario per il numero di ore impegnate, arriverete alla conclusione che la strada per incrementare il profitto è molto più semplice di quanto ci si aspetti.....
Eppure i top manager dovrebbero saperlo: perchè non spiegano ai loro collaboratori che non è necessario perdere tutto questo tempo? Se li hanno assunti, dovrebbero fidarsi di quello che fanno, e preoccuparsi di leadership e strategia, non entrare nella gestione.
La cosa interessante è che si impegnano settimane per preparare una presentazione di un andamento negativo del business. E perchè è negativo? Bè è chiaro....nessuno si è occupato di gestirlo il business, perchè erano tutti intenti a presentarlo!


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